Roma H24.com: Padre e figlio in Vespa, da Roma fino a Capo Nord: “Un’avventura per dimostrare che l’autismo non è un limite”

In due su una Vespa, da Roma a Capo Nord, in Norvegia, in 14 giorni. È l’impresa, lunga 4300 chilometri, in cui si

supereroi

cimenteranno un papà, Pasquale Abanni, e suo figlio Giovanni, di 11 anni.

“L’obiettivo è dimostrare che la diversità non è mai un limite e che la testa, se ben organizzata, può farci fare davvero cose ‘matte’. Sembra una contraddizione, ma non lo è” spiega Abanni, responsabile della filiale di CheBanca! di piazza Indipendenza, a Roma e papà di un bambino autistico. Che sarà il suo compagno di viaggio in un’avventura davvero straordinaria: “Giovanni è eccitatissimo – spiega Abanni –. L’ha detto a tutti i suoi amici e, in poco tempo, è diventato il supereroe della classe”. La partenza è fissata per il primo giugno: “Devo organizzare ancora tantissime cose” spiega Abanni con gli occhi lucidi per l’emozione. 

Ma come nasce l’idea di questa impresa? Per capirlo bisogna tornare indietro nel tempo, prima della nascita di Giovanni: “Sognavo da tanto di compiere il viaggio da Roma a Capo Nord in moto – racconta –. Quando ho conosciuto mia moglie ho pensato subito che avrei potuto farlo con lei, ma poi è rimasta incinta. E allora ho deciso di compiere quel viaggio con mio figlio, una volta che fosse stato abbastanza grande per partire con me. Dopo la sua nascita, però, è arrivata la diagnosi di autismo e tutto si è fermato. Ho venduto la moto e messo da parte il sogno”. Ma dopo undici anni, quel desiderio è uscito, finalmente, dal cassetto.supereroi

Sì perché proprio l’esperienza da genitore di un bambino autistico ha insegnato a Pasquale una lezione importante: “Noi genitori siamo sempre molto protettivi con i nostri figli – spiega –. Quando poi scopriamo che hanno delle diversità rispetto allo standard della società, la protezione aumenta ancora di più, fino a diventare talvolta soffocante. E si rischia così di impedire ai propri figli di imparare a vivere la loro vita.

Il nostro compito, invece, è quello di proteggerli, certo, ma anche di accompagnarli alla vita, al mondo della scuola prima e a quello del lavoro poi. Si parla tanto del ‘dopo di noi’, ma non abbastanza del ‘durante noi’”.

 

il viaggioEd è proprio per cercare di colmare questo vuoto che nel febbraio nel 2022 Abanni e altri quattro papà di bambini autistici hanno fondato l’associazione Progetto Sinapsi. “Ci siamo conosciuti sui campi da rugby, dove i nostri figli si allenavano e abbiamo capito che dovevamo creare un progetto insieme per i ragazzi.

Per permettere loro di fare delle esperienze fuori dagli schemi. Abbiamo organizzato, ad esempio, un centro estivo inclusivo a prezzi calmierati, li abbiamo portati al cinema e anche a fare sport”. Se l’idea dell’associazione nasce nel febbraio 2022, nell’estate dello stesso anno accade qualcosa che porta Pasquale a ritirare fuori dal cassetto quel sogno mai davvero abbandonato. “Ero in vacanza, eravamo in spiaggia, conobbi una comitiva di ragazzi di Firenze che stava organizzando un viaggio da Firenze a Capo Nord in Vespa col loro gruppo, chiamato Ride Tribe. Io ho una Vespa: la lampadina si è subito accesa nella mia testa. Ho chiesto di potermi unire a loro, portando con me un passeggero. Mi hanno risposto di sì”. Ed ecco che quel desiderio prende corpo e si prepara a diventare realtà: “Il primo giugno partirò con mio figlio da Roma alla volta di Firenze, dove raggiungeremo i ragazzi di Ride Tribe. Partiremo insieme a loro il 3 giugno, ma non è detto che procederemo sempre in parallelo – continua Abanni –. Io sono l’unico che ha un passeggero, mi dovrò fermare più spesso per fare rifornimento, ma anche per godermi il panorama circostante insieme a mio figlio, perché attraverseremo dei paesaggi straordinari”. Da Firenze al passo dello Stelvio, dalla Svizzera a Monaco di Baviera, fino a Berlino. E ancora: da Stoccolma a Rovaniemi, in Finlandia, fino a Capo Nord. 

il viaggioUn viaggio lungo ed emozionante in cui le tappe intermedie sono tutt’altro che certe: “Non so dove ci fermeremo la prima notte, dopo essere partiti da Firenze – rivela Abanni – dipenderà da dove arriveremo, per questo non posso ancora prenotare nulla, sarà un percorso tutto in costruzione.

Quel che è certo, ed imperativo, è riuscire ad arrivare a Capo Nord entro tredici giorni. Da lì prenderemo un aereo e torneremo a Roma”. Tutte le tappe del viaggio saranno documentate nella pagina Facebook “Supereroi” e in un sito apposito, in corso di realizzazione. Ma Giovanni come si sta preparando a questo viaggio? “Non sta nella pelle, è su di giri da cinque mesi” spiega Pasquale.

Che racconta anche un aneddoto molto divertente: “Il giorno dopo che gli avevo annunciato la nostra partenza, mia moglie è andata a prenderlo a scuola e l’insegnante le ha raccontato che Giovanni continuava a ripetere una bugia in classe, cioè che sarebbe andato con suo padre a Capo Nord. E mia moglie, ridendo, le ha detto che non si trattava di una bugia, ma della verità”.

L’avventura di Pasquale e Giovanni, dunque, sta per iniziare.  

Rispondi

Traduci